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| 669 - 46 [nuova serie] luglio |

Nostri problemi
Dopo pochi giorni dal suo insediamento alla presidenza della U.E., la Francia già alle prese con il mancato accordo del popolo irlandese al neo trattato di Lisbona, affronta il delicato compito di dare il via alla molto ambiziosa idea euro-mediterranea. Confermata, purtroppo, l'assenza della Libia di Gheddafi, ma confortata dalla presenza di molti capi di stato e di governo, tra i quali il Presidente Ben Alì. Speriamo in bene.
Nel mondo poco di nuovo, salvo che si intensificano "bruits de bottes" tra Iran, Israele e Stati Uniti d'America.
In Italia, la situazione non è brillante, il debito pubblico e il costo del carburante, come l'inflazione, sono alle stelle. Con maggioranze risicate o confortanti, non è facile governare il paese. La speranza di molti di vedere affrontare insieme da maggioranza ed opposizione, le questioni vitali della penisole italica sono profondamente incrinate da tematiche trite e ritrite. Confidiamo nello stellone.
In Tunisia, ci si prepara a festeggiare il 51° compleanno della fondazione della Repubblica, ed alle assisi del congresso dell'R.C.D. che sarà quest'anno dedicato alla sfida per il progresso e il benessere. Unanime la volontà di richiedere un terzo mandato per il presidente Ben Alì.
Si è conclusa con notevole successo la Settimana del dialogo interculturale. Ne parliamo ampiamente nel "dossier" che gli dedichiamo.
Si è svolta, con pochissima partecipazione di soci, l'Assemblea generale ordinaria della Camera Tuniso-Italiana di Commercio ed Industria. Sono stati approvati i bilanci e dato il quitus agli amministratori. È stata confermata la vendita del locale acquistato sei anni fa con tanto entusiasmo. Il sodalizio, per grazia del nuovo acquirente, rimane locatario del predetto locale. A nostro avviso, l'avvenire della Camera ha i colori di Rembrandt, specialista in chiari-oscuri.
L'assemblea generale elettiva del Circolo italiano ha visto plebiscitaria la rielezione del presidente Franco Nigro e la elezione del nuovo consiglio di amministrazione. Le nostre congratulazioni e gli auguri di buon lavoro ai neo-eletti.
Il 16 c.m. si svolgerà l'Assemblea generale della Società italiana di Assistenza che dovrà eleggere o confermare il quinto del suo consiglio di amministrazione. Riferiremo sul prossimo numero.
Luglio e agosto, mesi di vacanze (per chi se lo può permettere) e di festival che vedono quest'anno una partecipazione brillantissima, per la quale plaudiamo i responsabili dell'Istituto italiano di Cultura e l'Ambasciata d'Italia.
La "San Marco" sarà nei nostri lidi nella terza decade di luglio.
Come ogni anno salvo avvenimenti eccezionali, pubblicheremo un solo numero del giornale in luglio ed agosto. Riprenderemo la cadenza quindicinale dal prossimo settembre.
Ai nostri numerosi corrispondenti che non hanno visto i loro scritti pubblicati, chiediamo pazienza (48 pagine sono molte e sempre poche!).
Con altrettanta pazienza, ma con indomita perseveranza, attendiamo di pubblicare notizie certe circa gli iscritti all'AIRE, e se finalmente potremmo aspirare nuovamente a un COMITES eletto.
| 668 – 45 [nuova serie] giugno |
nostri problemi
Il "no" al trattato di Lisbona, sentenziato dalla maggioranza degli Irlandesi, non faciliterà né il rilancio delle istituzioni della UE, né la prossima presidenza francese. Inutile dire che, oltre alle riserve del presidente Kheddafi, anche il progetto euro-mediterraneo caldeggiato da Sarkozy, sembra, prima del suo lancio nel luglio prossimo, avere "du plomb dans l'aile". Ed è un grandissimo peccato.
In un mondo sempre più globalizzato ed interdipendente, premiare l'egoismo e favorire la passione sulla ragione, è sempre un errore. Sarà molto interessante conoscere le proposte di soluzione a breve, medio e lungo termine, che saranno avanzate dai "tenants du pouvoir".
Nel mondo ed in Africa in particolare, si aggravano le tensioni e l'uscita dal tunnel non sembra vicina.
In Tunisia, prosegue intensa l'attività di governo e responsabili per superare l'impatto delle crisi economica mondiale. Priorità al sociale ed alla realizzazione degli ambiziosi progetti programmati nel XI° piano quinquennale. Il che non impedisce al presidente Ben Alì di seguire attentamente gli sviluppi e l'impatto dei vari progetti mediterranei e mondialistici.
Nostri specifici problemi
Il 19 giugno, assemblea generale (non elettiva) della CTICI, come già scritto, riferiremo. Il 29 giugno, assemblea generale (elettiva) del CIT. Il presidente della SS Aurora risponde in parte alle nostre domande, potrà essere occasione di dibattito futuro. Scuola, Istituto italiano di Cultura, Dante Alighieri, concludono i loro cicli di istruzione ed esami, e festeggeranno la fine dell'anno scolastico.
Dopo molti anni il Corriere riprende, come già precedentemente annunciato, e con la sponsorizzazione dell'Ambasciata d'Italia, della Dante Alighieri, dell'Istituto italiano di Cultura, della Fondazione Anna Lindh, del Circolo Italiano, della Fondazione Orestiadi e della SS Aurora, le sue iniziative socio-culturali : dal 23 al 28 giugno, tutta una serie di manifestazioni illustreranno "la Settimana del Dialogo", ne diamo ampio risalto nel "dossier" di questo numero. Parteciperanno Marco Fedi e Antonio Randazzo, rappresentanti nel Parlamento italiano della nostra circoscrizione.
Pubblichiamo anche l'intervista rilasciata da Stefania Craxi, ringraziandola per le sue parole confermando che contiamo fermamente, soprattutto perché, come noi, è profondamente italo-tunisina, su quanto potrà essere fatto per il consolidamento e lo sviluppo dei rapporti di amicizia tra i nostri due paesi.
Al sottosegretario Mantica, incaricato del non facile compito di gestire i problemi degli italiani nel mondo, ci permettiamo di ricordare le promesse di far sì che sia riparata la "cancellazione" della Tunisia nelle strutture del CGIE e collaterali e sia effettivamente rilanciata la vita associativa in questo paese di antica, passata, presente e futura partecipazione alla vita e agli eventi euro mediterranei.
Ripetiamo la nostra speranza di non continuare ad essere "vox clamans in deserto" e fidiamo fermamente nei nostri rappresentanti nel Parlamento italiano per far sentire la nostra voce e le nostre istanze che spesso coincidono con quelle degli italiani ed oriundi italiani che nel mondo hanno sempre tenuto alto il nome del paese d'origine con il loro lavoro ed i loro sacrifici.
| 667 – 44 [nuova serie] giugno |

nostri problemi
Nel mondo, purtroppo , nulla di nuovo salvo che le stagioni : primavera, estate, autunno, inverno anziché susseguirsi al ritmo annuo, lo stanno facendo al ritmo quasi quotidiano. In Italia il governo Berlusconi vuol subito fronteggiare le emergenze del paese ma si trova confrontato a tante amare , seppur note problematiche difficoltà. Solo punto per lui positivo non dovrà lottare con una opposizione distruttiva ma lo speriamo con degli avversari costruttivi. Il Ministro Frattini ha conferito le deleghe a Stefania Craxi, Alfredo Mantica e Vincenzo Scotti, i nostri auguri di buon lavoro. In Tunisia proseguono gli investimenti di notevole entità per le infrastrutture e lo sviluppo avveniristico del paese. Sempre intenso il dialogo tra le parti sociali.
I nostri specifici problemi.
Abbiamo incontrato l’Ambasciatore D’Andria il quale ci ha promesso le risposte circostanziate ai quesiti circa, tra l’altro, la mancata possibilità di cittadini iscritti all’AIRE di votare. Chiediamo pazienza ai lettori e li rimandiamo al prossimo numero. Riprendiamo le nostre interviste ai caposaldi dell’associazionismo italiano in Tunisia. Il Presidente del CIT Franco Nigro , risponde dettagliatamente alle nostre domande. Pubblicheremo successivamente l’intervista al presidente della Società Sportiva Aurora, "la quale per informazione dei nostri lettori é stata fondata ben prima del CIT e cioé nel già lontano 1957". L’Assemblea Generale Ordinaria non elettiva della Camera Tuniso-Italiana di commercio ed industria é stata convocata per il 19 Giugno prossimo all’Hotel Concorde; all’ordine del giorno: rapporto morale, rapporto finanziario, rapporto dei revisori dei conti, quitus agli amministratori. I problemi della CTICI da alcuni anni a questa parte e soprattutto dopo il trasferimento nella nuova sede sono molti e complessi. L’ultimo CA eletto, ci risulta dibattersi in non poche difficoltà . Alla volontà di ambizioso decollo si contrappone una apparente controvolontà con la conseguente paralisi del sodalizio. Ci auguriamo che dai lavori del 19 giugno sia fatta, per i soci e soprattutto per chi come noi ha vissuto di persona le attività dalla sua fondazione negli anni ’70 e precedentemente quando era Camera Italiana di Commercio ed Arti , (fondata nel 1893) dal 1950 al 1970, la dovuta chiarezza sulle intenzioni degli attuali amministratori sul divenire di questo importante organismo che molto ci preoccupa. Ne riparleremo dopo l’Assemblea in questione. E’ vero, come diceva un caro amico e fedele lettore i "nostri problemi" sono una quasi eterna ripetizione da quando esiste questa rubrica. E’ vero come é vero che , in genere, uomini e donne si lavano la faccia ogni mattina. Noi abbiamo sempre stoicamente sostenuto che non vi sono problemi ma solamente soluzioni. Ma quando queste non si trovano rimangono i problemi. In questi ultimi anni dal 2003 e cioé da quando il COMITES/Tunisi, in particolare, é stato soppresso ed i suoi beni ed archivi consegnati alla cancelleria consolare quel poco di vita associativa che sopravviveva in questo paese é andato spegnendosi. Vedremo se l’azione congiunta di quanti non vogliono rassegnarsi all’oscuramento definitivo di questa vita associativa (sulla quale quotidianamente ricercatori di alto livello desiderano indagare sul "glorioso" passato) possa come diceva Trilussa "dopo la tempesta un seme che ci resta basta per far rinascere la foresta". E’ il nostro augurio per le nuove generazioni, é troppo triste sprofondare nell’anonimato, nell’egoismo totale, nell’individualismo più sfrenato, in poche parole adagiarsi come Luigi XV°, le bien aimé, affermando "apres moi le deluge". Un richiamo per concludere. Vi ricordiamo che comunicati ed avvisi debbono pervenirci al più tardi il 5 ed il 20 del mese per poter essere pubblicati in tempo e che il giornale, soprattutto in questa nuova veste, più costosa, richiede il massimo aiuto dei nostri sostenitori e abbonati oltre ai sacrifici dei suoi collaboratori.
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