Il Corriere di Tunisi 
9 utenti on line


 Login
   
    
 Ricordati di me

 Nuova Serie
 ::  Prima Pagina
 ::  Collettività
 ::  Cronaca
 ::  Cultura
 ::  Dossier
 ::  Economia
 ::  Immigrazione-Emigrazione
 ::  In Italia
 ::  In Tunisia
 ::  Lettere
 ::  Nel Mediterraneo-Maghreb
 ::  Scuola-Università
 ::  Sport
 ::  Teatro-Cinema-Mostre
 ::  Tempo Libero
 ::  Zibaldone
 :: locandine

 Anni 2005/2006
 ::  Prima Pagina
 :: Cronaca
 :: Cultura
 :: Dossier
 :: Economia
 :: Immigrazione-Emigrazione
 :: Mediterraneo
 :: Tunisia-Italia

 Utilità
 ::  Link
 :: Cambiavaluta
 :: Google
 :: Mappe
 :: Meteo [ing]
 :: Tempo [fr]
 :: Traduttore [ing]

 Ricerca
  

 ..

 

al sito

 


 .

 

al sito

 


  Cultura
 772 - IL JAZZ IN ITALIA

 

Il jazz in Italia ha ormai una propria storia ed una propria identità che assume connotati propri, diventando a pieno titolo un vero e proprio genere musicale.

Il jazz nasce a New Orleans, negli Stati Uniti, e nella sua evoluzione hanno contribuito anche molti italiani immigrati, affascinati da quella musica sincopata, nuova, ma che li rapiva facendo loro dimenticare tante malinconie ed avversità.

In Italia il jazz nasce agli inizi del’900 ed è apprezzato da un pubblico ristretto, ma la storia di questo genere musicale comincia nel ‘904 quando al Teatro Eden di Milano si esibisce un gruppo di cantanti e ballerini creoli, presentati come “creatori del catwalk”. Il primo italiano a suonare il jazz in Italia fu però Vittorio Spina che, nel 1917, a Roma suonò insieme alla band del sergente Griffith, suonando il suo banjo allo YMCA, in Via Francesco Crispi.

Le prime vere band jazz cominciarono a crearsi  negli anni ’30, con il milanese Arturo Agazzi, detto “Mirador”, che riscosse subito un grande successo. Seguirono ancora altri importanti musicisti italiani come Di Piramo, Carlini, Ferri,Louisiana, Ambassador’s Jazz band e solisti come Galli, Morea e Rizza.

Durante il fascismo, nonostante l’antiamericanismo,il jazz continuò a diffondersi tanto che uno dei figli di Mussolini, Romano, divenne un bravo pianista di jazz; il 14 gennaio 1935 Louis Armstrong si esibì a Torino, al Teatro Chiarella, nella stessa città nasce il circolo Hot Club, a Milano invece sorge il Circolo Jazz Hot.

Solo con le fasciste leggi razziali, nel 1930, la musica afroamericana fu colpita dalla censura. Anche i nomi dovevano essere italianizzati e di conseguenza erano storpiati e spesso esilaranti, un esempio, Louis  Armstrong divenne Braccioforte.

Con la fine del fascismo il jazz rinasce, si arricchisce sempre più di bravi musicisti e cantanti ed il pubblico diventa sempre più numeroso.

Tra il 1937 ed il 1941 nascono le prime etichette discografiche dedicate al jazz: La Voce del Padrone, Odeon, Fonit, Grammofono e la Cetra.

Dal 1940 al 1960 i nomi più rilevanti e conosciuti sono Gorni Kramer, Giogio Gaslini, Lelio Luttazzi, Franco Cerri e Julia de Palma, in particolare Natalino Otto, che possiamo considerare la prima vera voce jazz, il più prolifico del jazz italiano anche perché spesso si recava a New York.

Non possiamo dimenticare Fred Buscaglione, che iniziò come cantante jazz e poi divenne sempre più un cantante swing.

Oggi in Italia è un genere amato e diffuso e gli vengono dedicati diversi festival, tra cui, il più importante a livello mondiale è il famoso Umbria Jazz Festival, che viene assiduamente seguito dalla stampa, dai discografici e dagli impresari di tutto il mondo.

Gli americani, quest’anno, hanno seguito con grande stupore i concerti dei nostri solisti, Stefano Bollani, Enrico Rava, Paolo Fresu e Gianluca Petrella che si sono esibiti al celebre club di New York, il Birdland, dove il grande impresario ottuagenario George Wein ha scritturato senza esitare Stefano Bollani per il suo famoso festival di Newport.

Il jazz italiano è una vera e propria fucina di grandi artisti a livello internazionale, come Enrico Rava, uno dei jazzisti italiani più noti in tutto il mondo, grazie anche alle sue molteplici attività in U.S.A. con oltre novanta registrazioni di cui circa trenta da solista.

In particolare Franco Cerri viene considerato il chitarrista italiano più autorevole nel campo del jazz; Paolo Fresu è un compositore, trombettista e flicornista, è un jazzista di fama mondiale e fondatore di Time in Jazz, festival che si tiene ogni anno a Berchidda in Sardegna.

Anche il mondo femminile, nel panorama jazzistico italiano, ha trovato piena considerazione in tutto il mondo; le esponenti più note sono Rita Marcotulli e le cantanti Tiziana di Ghiglioni, Maria Pia de Vito ed Ada Montellanico.

Dal 1945 viene pubblicata una rivista dedicata a questo genere musicale,”Musica Jazz”, che è stata sempre presente ininterrottamente fino ad oggi e che dal 1981 esce con  un allegato, prima LP ed ora CD; queste registrazioni sono di alta qualità tali che possono essere considerati dagli appassionati pezzi da collezioni, anche perché le copertine sono state disegnate da artisti come Guido Crepax e Maurizio Bovarini.

Con tanto successo riscosso, il mondo jazzistico italiano sente la necessità di avere da parte dello Stato degli aiuti economici per il settore.

A tal proposito tutti i principali musicisti hanno sottoscritto una lettera appello al Ministro dei Beni Culturali, Massimo Bray, perché il manifesto dei musicisti recita “Non c’è dignità culturale per il jazz senza il rispetto della sua specificità”, inoltre Fresu, Bollani, Rava ed altri jazzisti ricordano come “mai nella storia il jazz italiano ha avuto un così alto numero di eccellenti protagonisti e goduto di così alta reputazione internazionale”, considerando inoltre che, tra festival e dischi, il jazz ha dato vita ad un vero e proprio business di esportazione

Questa lettera sembra aver colpito l’attenzione del ministro Bray, che ha deciso “di aprire un tax credit di cinque milioni di euro” per conferire un premio alle composizioni di giovani artisti che si distinguono per la loro bravura.

La decisione del ministro Bray ha portato nel mondo del jazz un po’ di ottimismo e di speranza, perché questo genere musicale acquisti sempre più la considerazione che merita e che da tempo aspetta.

 

Adriana Capriotti

 

 Stampa Invia ad un amico Dai la tua opinione

 
 Il giornale
 ::  Direzione-Redazione
 :: Abbonamento 2020
 :: Contatti
 :: Pubblicità
 :: Stamperia-Editrice

 Elia Finzi

 

 

Tunisi 1923-2012

 


 Edizioni Finzi

 

PUBBLICAZIONI


 web partner

 

gli anni di carta

 

il foglio

 

 


 Numeri recenti
 :: 815 - SULLA TRASPARENZA E IL SEGNO 
 :: 812 - LA BAMBOLA, IL SOLDATINO E LA RANA 
 :: 804 - LA ROSA E LA FINESTRA 
 :: 802 - CORREGGIO E PARMIGIANINO 
 :: 795 - CANDIDATI IN BIANCO 
 :: 792 - il giro del mondo in 80 giochi 
 :: 792 - 2 variazioni da un racconto di anton čechov -1 
 :: 791 - la strana storia del signor O 
 :: 791 - “NUTRIRE L'IMPERO. STORIE DI ALIMENTAZIONE DA ROMA E POMPEI” 
 :: 790 - DAL FRONTE DELLA GRANDE GUERRA 
 :: 789 - ARMENIA 
 :: 787 - HENRI MATISSE 
 :: 786 - LIBERTA' DI STAMPA 
 :: 784 - SOL INVICTUS 
 :: 783 - VITE PARALLELE 
 :: 780 - DE TERGORUM COCCULA 
 :: 779 
 :: 778 - RACCONTO - 3 POESIE [PDF] 
 :: 777 -  
 :: 772 - TRE RACCONTI MORESCHI [3] 
 :: 772 - IL JAZZ IN ITALIA 
 :: 771 - TRE RACCONTI MORESCHI [2] 
 :: 770 - AUTORITA’ E POTERE, ARIA DI PRIMAVERA… NON SOLO ARABA 
 :: 770 - TRE RACCONTI MORESCHI [1] 
 :: 765 - ORO, INCENSO E MIRRA 
 :: 762 - ANNIBALE, IL CORRIERE DI TUNISI 
 :: 761 - due quasi favole 
 :: 761 - CIBI CHE CAMBIANO IL MONDO 
 :: 757 - PLINIO SI OPPONE ALLA COSTRUZIONE DI UNA STRADA 
 :: 756 - Abdelaziz Ben Gaid Hassine al Dar Bach Hamba 
 :: 752 - NATALE DI UN ERETICO 
 :: 749 - Convegno International Help 
 :: 744-747 - PROTAGONISTE DIMENTICATE A MIRADOLO 
 :: 719 - DESTINO O NECESSITA' 
 :: 717 - ITALIANO FUORI DALL’ ITALIA : IL CASO DELLA TUNISIA 
 :: 714 - L’UNITÀ D’ITALIA VISTA DALLA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO 
 :: 713 - la cartolina 
 :: 712 - Il vecchio cinese e le sue perle 
 :: 711 - MACCHINE MERAVIGLIOSE 
 :: 710 - DJERBA A TERRA MADRE DI TORINO 
 :: 709 - IPAZIA 
 :: 707 - A Tuoro la sede del “Cammino di Annibale” 
 :: 703 - VANITAS VANITATUM 
 :: 698 - I GIORNI DELLA MERLA 
 :: 697 - LA MOSTRA DI MARCELLO LA SPINA A DAR SEBASTIAN A HAMMAMET 
 :: 696 - FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL SAHARA DI DOUZ 
 :: 694 - EDWARD HOPPER 
 :: 693 - WALLS AND BORDERS  
 :: 692 - BUON ONOMASTICO 
 :: 689 - MONDI MEDITERRANEI 
 :: 688 - EROS E AGAPE IN UN SMS 
 :: 687 - «RACCONTI PER L’INFANZIA» 
 :: 686 - «RACCONTI PER L’INFANZIA» 
 :: 685 - «RACCONTI PER L’INFANZIA» 
 :: 683 - FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TUNISI IL PADIGLIONE EUROPEO 
 :: 682 - Walls and Borders 
 :: 682 - MUOR GIOVANE COLUI CH’AL CIELO È CARO 
 :: 680 - COSTITUZIONE E LINGUA, VIE MAESTRE PER L’INTEGRAZIONE 
 :: 679 - DIFENDIAMO L’ALLEGRIA 
 :: 678 - “DENUNCIO LA MIA SCOMPARSA” 
 :: 678 - NOI E GLI ALTRI 
 :: 677 - neve 
 :: 676 - Un elzeviro per Natale 
 :: 676 - Una porta verso l’Africa 
 :: 674 - PREMIO MATILDE DI CANOSSA 2008 
 :: 673 - JOUMANA HADDAD A MANTOVA 
 :: 673 - ANTONIO PIOVANELLI IN TUNISIA 
 :: 672 - TEMPO DI MATRIMONI NELLA ROMA IMPERIALE 
 :: 672 - CHIUSURA DELL’ESPOSIZIONE «PITTORI ITALIANI IN TUNISIA» 
 :: 670 - PANEM ET CIRCENSES (II parte) 
 :: 669 - PANEM ET CIRCENSES (prima parte) 
 :: 669 - IL MONDO MAGICO DI ANTONIO LIGABUE  
 :: 667 - AL BARDO  
 :: 665 - marginalia [1] [2] 
 :: 665 - SETTIMANA DEL DIALOGO INTERCULTURALE  
 :: 659 - LA TUNISIA PERDE UNO DEI SUOI PIU’ GRANDI ARTISTI  
 :: 656 - IL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI RIAPRE AI ROMANI 
 :: 658 - GLI ITALIANI DI TUNISIA 
 :: 653 - OTTOBRE MUSICALE 2007  
 :: 653 - SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA 
 :: 653 - VENEZIA E L’ISLAM (828-1797) 
 :: 647 - Sulle tracce del Cristianesimo in Tunisia e in Sicilia, al Bardo e a Dar Bach Hamba (18 maggio-18 luglio) 
 :: 644 - "Khamsoun" : un grido di rabbia contro il fondamentalismo 
 :: 641 - Stupenda rappresentazione del "Rosenkavalier" all’ "Opéra de la Bastille" 
 :: 640 - Il Convegno della FUSIE a Udine : Quale Avvenire per l'informazione in Lingua Italiana nel Mondo 
 :: 638 - "Making off" di Nouri Bouzid vincitore del Tanit d’Oro nelle Giornate Cinematografiche di Cartagine 2006 : "Il film è una vittoria contro la paura" 
 :: 636 - Echi di Storia Mediterranea 
 :: 629 - Archeologia: Scoperte stanze dell’epoca spagnola nella “Carraca della Goulette” 
 :: 628 - CLAUDIA CARDINALE COPRESIDENTE DEL FESTIVAL TELEVISIVO DI DJERBA PARLA DELLA SUA VITA DI DIVA E DI DONNA 
 :: 628 - PRIMA EDIZIONE DEL DJERBA FILM FESTIVAL 
 :: 626 - ANTONELLO da MESSINA 
 :: 625 - L’ENSEMBLE “PRINCIPIO DI VIRTU’ ” 
 :: 624 - L’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO NELLE SCUOLE SECONDARIE E NELLE UNIVERSITA’ TUNISINE 
 :: 624 - MESSAGGIO DI AUGURIO DI PAOLA PROCACCINI, DIRETTRICE DELL'ISTUTO ITALIANO DI CULTURA PER IL LANCIO DEL CORRIERE DI TUNISI NELLA SUA NUOVA VESTE GRAFICA IN OCCASIONE DEL 50° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL GIORNALE 

Copyright © 2005 Il Corriere di Tunisi - Ideazione e realizzazione Delfino Maria Rosso - Powered by Fullxml