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Cultura
I movimenti di popolazione tra la Tunisia e l’Italia hanno radici antichissime, con flussi che hanno conosciuto movimenti alternati, e, talvolta, contemporanei nelle due direzioni. Cartaginesi, romani, arabi, normanni si sono susseguiti in una alternanza di conquiste e riconquiste, a partire dal terzo decennio del XIX secolo, la comunità italiana in Tunisia cominciò a crescere sensibilmente. Il corso si è proposto di analizzare le fasi e le caratteristiche della diffusione dell’ italiano in Tunisia: nel passato quando, nel 1962, risiedevano oltre centomila italiani; nel presente: sono 58000 gli studenti liceali tunisini che studiano italiano, 3500 universitari sono iscritti ai corsi di laurea in italianistica, 2000 studenti frequentano i corsi di italiano all’ Istituto italiano di cultura e alla Dante Alighieri, nel futuro: le nuove prospettive ed esigenze. Attraverso testi e foto si è preso in esame « Il Corriere di Tunisi » l’unico giornale italiano in tutta l’ Africa, la storica casa editrice Finzi e alcuni aspetti linguistici, letterari, artistici di studenti, scrittori, pittori, italiani di Tunisia. Il corso si é svolto in lingua italiana. Per ricevere uno Schein, i partecipanti hanno preso parte attivamente e regolarmente al corso, hanno fatto un’esposizione orale (Referat) su un tema previamente concordato e quindi hanno consegnato una tesina scritta (Hausarbeit) di ispirazione analoga. Francesca Rotta Gentile
La mostra fotografica prima in Biblioteca, ora nel Dipartimento di Romanistica, sarà allestita in seguito nella città di Friburgo per il Centro Culturale Italiano e poi a Basilea in Svizzera. Nella Biblioteca Comunale cittadina le studentesse presenteranno il loro lavoro in power-point a tutta la cittadinanza tedesca ed italiana! La presentazione di una studentessa Mi chiamo Lena Truckses e sono una studentessa all’Università Albert-Ludwigs di Friburgo in Germania. Studio Lingue: italiano, tedesco e inglese per diventare un’insegnante al liceo. Nell’ambito dell’italiano dobbiamo frequentare diversi corsi a nostra scelta, però in settori obbligatori: linguistica, letteratura, civiltà. Il corso «Italiano fuori dall’Italia – il caso della Tunisia» è uno di civiltà e linguistica italiana. Io l’ho scelto perché mi sono sempre chiesta in quali altri paesi si parlasse italiano. Non sapevo che così tanti italiani vivessero in Tunisia. La presentazione del corso della prof.ssa Francesca Rotta Gentile mi ha incuriosito e così ho deciso di iscrivermi e frequentarlo. Il seminario è iniziato a ottobre e finito a febbraio. All’ inizio abbiamo trattato tematiche più generali relative alla storia e alla situazione politica in Tunisia, leggendo ed analizzando diversi testi. Poi ci siamo concentrate sul legame Italia e Tunisia, affrontando gli aspetti linguistici dell’ italiano parlato dalla comunità italiana del passato: un italiano particolare e ricco che mi ha stupito perché influenzato dal francese dall’ arabo e anche dal siciliano. Una cosa che mi ha colpito molto è il numero di studenti che studiano italiano nelle scuole, nelle università e nei corsi all’ Istituto Italiano di Cultura e alla Dante Alighieri. Davvero non avrei mai pensato che fossero così tanti! Inoltre abbiamo letto testi di letteratura, visto belle immagini di quadri e foto di architettura italiana in Tunisia, parlato dei libri della casa editrice Finzi e abbiamo letto diversi articoli del Corriere di Tunisi. Con le mie compagne e la mia professoressa Francesca Rotta Gentile abbiamo progettato una mostra fotografica sulla Tunisia nella Biblioteca dell’ Università e nel nostro Dipartimento, con foto e documenti di siti archeologici romani e simboli di italianità. Ognuna di noi ha fatto ricerche su un argomento e ha preparato didascalie sia in italiano che in tedesco. Qui, quasi in ogni corso universitario, gli studenti devono presentare una relazione davanti ai compagni di studi e i professori e in seguito preparare una tesina scritta su un tema a scelta. Per questo seminario ho scelto di approfondire Il legame tra Tabarka e l’Italia.Le mie compagne di corso : Eva Ankenbrand ha scelto: L’ architettura italiana in Tunisia Karolin Hengst : Cartagine, Natali Ehrat: Le fiabe arabe del Decamerone dal libro del Signor Gravier» Silke : I pittori italiani di Tunisia e Angela Bober : Le donne in Tunisia Il corso mi è piaciuto molto, mi ha arricchito tanto perché ho scoperto molti legami tra la Tunisia e l’Italia dei quali prima non sapevo niente. È stato interessante frequentare un corso che ha analizzato l’Italia da un’ altra prospettiva. Organizzare la mostra fotografica è stata una bellissima esperienza ed è stato chiaro, attraverso le immagini, vedere la ricchezza e diversità delle tematiche che legano l’ Italia con la Tunisia: a partire dagli antichi romani sino all’ epoca più moderna con i tanti esempi di architettura italiana, i pittori italiani, gli scrittori, la casa editrice Finzi e il Corriere di Tunisi. Spero che quello che abbiamo fatto possa anche dare coraggio ai tunisini e agli italiani di Tunisia in questi momenti difficili. Lena Truckses «Albert-Ludwigs-Universität Freiburg»
“Italiano fuori dall'Italia” - locandina
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