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  Cultura
 659 - LA TUNISIA PERDE UNO DEI SUOI PIU’ GRANDI ARTISTI

 

Abdelaziz Gorgi, pionere dell’arte contemporanea tunisina

E’ mancato lo scorso 10 gennaio all’età di 80 anni, Abdelaziz Gorgi, uno dei maggiori artisti contemporanei del Paese. Pittore, scultore, ceramista, disegnatore, nulla é sfuggito alla sua curiosità ed al suo amore per la materia e per l’arte.

Nato a Tunisi nel 1928, comincio’ i suoi studi alla galleria Ben Ayed per poi continuare  in Francia, prima all’Istituto Tecnico di Parigi poi all’atelier Plisson dove si specializzo’ in ceramica, la sua prima grande passione. Gli anni giovanili trascorsi a Parigi furono molto importanti per la sua formazione artistica e fortemente impregnati dai continui contatti con il quartiere degli artisti di Montmartre. L’esperienza francese non gli fece tuttavia dimenticare la sua terra: rientrato in Tunisia comincio’ un lungo viaggio in tutto il Paese per conoscere e arrichirsi delle esperienze e delle tradizioni artistiche locali : soggiorno’ a  Nabeul, Djerba ed in altre città del Paese alla scoperta dei piccoli artigiani locali. Amava la sua città, i quartieri popolari di Tunisi , in particolare Bab Souika. Il suo luogo preferito era la Medina « con le sue stradine, le sue case, le volte, le porte… » dove, diceva, aver ritrovato « un’armonia e una poesia che non esiste ormai in nessun altro luogo ».  E sarà proprio la Medina, i piccoli artigiani, i colori del villaggio di Sidi Bou Said ad ispirare la sua opera nel tentativo di proteggere e far rivivere un patrimonio culturale ancestrale. Il suo linguaggio plastico esprimeva un forte attaccamento ai valori tradizionali che Gorgi riprendeva nelle sue opere, rivalutandoli non in chiave nostalgica bensi’ moderna. E’ lo stesso spirito che oggi caratterizza la Scuola di Tunisi : attingere dal patrimonio artistico e culturale locale e riformularlo con tecniche moderne. Gorgi fu uno dei fondatori della Scuola insieme a Yahia Turki, Ammar  Farhat, Jelal Ben Abdallah, Ali Bellagha, senz’altro fu uno dei suoi piu’ giovani esponenti fino a  diventarne il presidente. I temi preferiti nelle sue opere traevano spunto dalla tradizione locale: i souks, le botteghe degli artigiani, i caffè, gli hammam, fotografati e rivisti in chiave moderna con un’attenzione particolare ai colori ed alla forme.

L’artista ha contribuito in maniera determinante alla fioritura dell’arte moderna in Tunisia, fu lui a creare la prima galleria privata nel Paese, nel quartiere Belvedere di Tunisi, poi una seconda a Sidi Bou Said, la galleria Ammar Farhat.

Professore di ceramica alla Scuola di Belle Arti di Tunisi, alla cui creazione e sviluppo partecipo’ attivamente, attento ai giovani talenti tunisini, Gorgi é riuscito con la sua opera a suscitare l’attenzione del Paese per l’arte tunisina, in particolare per i giovani artisti. Grazie alla sue battaglie ed a quelle degli altri membri della Scuola di Tunisi, il governo ha cominciato a riconoscere il valore ed a apprezzare gli artisti locali. Lui stesso ha ricevuto diversi premi e onoreficienze dal governo tunisino, l’ultimo nel 2000, il Premio del Presidente della Repubblica per l’innovazione e la creazione .

 Di lui rimane il ricordo di un grande artista, un’instancabile sperimentatore di materiali e di nuove tecniche artistiche, un eccellente disegnatore (« il disegno é il punto di partenza di ogni opera»), un bravo pittore, un fine ceramista, che ha saputo nelle sue opere fondere con grande maestria vecchio e nuovo, tradizione e modernità,  contribuendo grandemente alla nascita e allo sviluppo dell’arte contemporanea in Tunisia.

 

Francesca Bertolini

 

 

 

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