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 695 - RECENSIONE

 

WALLS AND BORDERS                  

Difficile, se non impossibile recensire il film “WALLS AND BORDERS”  (Muri e Confini), il concept film collettivo, a favore di International Help Onlus (cfr. nota), ideato da Armando Ceste e Claudio Paletto.

Lo abbiamo visto alla prima al cinema Massimo di Torino. Dicevamo difficile per via dei settanta episodi che compongono il lunghissimo (5 ore) metraggio. Impossibile recensire ogni singolo interevento degli ottantatre  registi partecipanti. Possibile invece un commento sull’intero impianto cinematografico. L’originalità dell’idea si è dimostrata vincente. Si avverte subito la libertà concessa agli autori sia nelle tematiche affrontate sia nel come sono state affrontate. È evidente che tale condizione ha comportato la responsabilità, per ogni artista, sulla “sua” comunicazione. Così, a volte, l’intervento è diventato esclusivamente di denuncia politica, o meglio,  partitica quando riferita alla realtà italiana. Forse questo è l’unico limite del lavoro che rischia di non poter essere presentato in manifestazioni gestite da strutture pubbliche che spesso non possono ignorare la realtà politica in cui si trovano.  Ma questa potrebbe essere anche una sua specificità che ricorda l’ “alternativo”. E proprio la proiezioni in locali alternativi potrebbe essere una nuova via al successo. Tornando più propriamente al film va segnalato il montaggio rigoroso e la colonna sonora puntuale, dovuta al Conservatorio di Torino, entrambi l’ordito di una tessitura di temi ricorrenti oggi come ieri. Temi come l’immigrazione, la discriminazione in tutte le sue manifestazioni, da quella culturale a quella mentale, l’erigere muri reali quello che è stato in Berlino e oggi in Palestina, sono ancora purtroppo presenti nel nostro vivere quotidiano. Il ricordarcelo, anche se spesso impietosamente, non può che esserci utile per non dimenticare e per costringerci ragionevolmente alla lotta contro ogni muro e confine. All’indirizzo : http://www.wallsandborders.net/ è possibile vedere il trailer e avere i dettagli sui singoli interventi e autori.  Come già riportato nel nostro articolo di presentazione del film è possibile che questo arrivi anche da noi a Tunisi. In fondo anche nell’ “alternatività”, più o meno giovanile,  tunisina c’è spazio.

 

 

 

International Help

 

International Help è una ONLUS nata  nel 1995 a Torino da un gruppo di amici da tempo impegnati in attività sociali.

Negli anni I.H. si è impegnata in vari progetti di volontariato, in particolare in Guatemala, Kenya, Kurdistan iracheno, India, Etiopia, Mozambico, Myanmar, Madagascar, Cuba, Argentina e Repubblica Democratica del Congo. L'approccio dell'associazione si basa sulla verifica diretta dei problemi e degli interlocutori locali. Destinatari degli aiuti sono spesso sacerdoti missionari italiani che in quelle zone depresse vivono ed operano.

I.H. reperisce i fondi necessari alle proprie iniziative attraverso le donazioni di enti, imprese e privati. Fonti importanti per la raccolta dei finanziamenti sono rappresentate dalle sponsorizzazioni di eventi musicali e dalla vendita di guide, libri e film che l'organizzazione produce.

Non vi sono spese di apparato; ogni missione è auto-finanziata e ogni centesimo raccolto viene recapitato direttamente a chi ne ha bisogno o impiegato nell'acquisto e fornitura di attrezzature sanitarie, medicinali, acqua e cibo. Nella maggior parte dei casi l'attenzione di I.H. è rivolta verso quei progetti che mirano a  tutelare la vita e la salute dei bambini.

http://internationalhelp.it/portal/

المتوسط - mediterraneo

Nel giugno 2008, durante La settimana del Dialogo,  presso la Dante Alighieri di Tunisi, si è tenuta una mostra di Delfino Maria Rosso (Mino Rosso) dal titolo il dubbio e la certezza. Uno dei lavori esposti che suscitò grande interesse fu la poesia visuale  mediterraneo, lo stesso interesse suscitato nel maggio dell’anno successivo all’esposizione presso l’Espace ZMARDA Tunisi-Soukra.  Tale lavoro consiste in due pannelli in plexiglass, posti l’uno davanti all’altro e distanziati da una decina di centimetri, sui quali sono riportati due punti interrogativi, l’uno in carattere dell’alfabeto latino l’altro arabo. Dalla loro sovrapposizione è possibile vedere una forma di cuore. Dipende dal punto di vista in cui ci si pone e, poiché i due quadri sono sospesi con due sottili fili di nylon che consentono loro di spostarsi liberamente in modo indipendente, anche dalle condizioni esterne. E proprio da questa “idea” è nato uno dei settanta interventi del film Walls and Borders dal titolo, naturalmente, mediterraneo, visibile in You Tube all’indirizzo :

http://www.youtube.com/watch?v=SBpC8-hCGSs

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