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Dossier
682 - CINEMA E MODA ITALIANI A TUNISI |
a cura di Grazia Fontana
L’Istituto Italiano di Cultura e la MedFilm Festival Onlus con il patrocinio dell’Ambasciata italiana hanno organizzato dal 26 al 30 marzo, per l’Anno europeo della Creatività e dell’Innovazione, la seconda rassegna cinematografica intitolata « Un anno di cinema Italiano contemporaneo a Tunisi ». |
La Medfilm International 2009 si occupa dell’ideazione e della realizzazione di avvenimenti internazionali al fine di sostenere, insieme agli Istituti di Cultura, la cooperazione dei paesi del Bacino del Mediterraneo. Nella sua opera di promozione della cultura italiana all’estero, si indirizza in modo partico lare verso il cinema italiano, conosciuto e apprezzato in questa parte del mondo che, attraverso i suoi novanta milioni di spettatori, rappresenta un mercato di grande potenzialità.
La rassegna ha proposto sette film selezionati fra le migliori produzioni italiane degli anni 2007-2008, un grande tour che fotografa l’Italia e propone diverse generazioni di autori che con le loro opere hanno restituito un’identità, un’anima e un corpo ai protagonisti anche di differenti etnie.
« La giusta distanza » è il film del maestro Carlo Mazzacurati che ha inaugurato la manifestazione e che ha visto come protagonista Ahmed Hafiène (tunisino) candidato al David di Donatello come migliore attore.
Particolarmente interessante è stata la proiezione del documentario « I nostri trent’anni. Una generazione a confronto » di Giovanna Taviani tenutasi presso lo spazio Ness el Fen. Un emozionante viaggio nel cinema italiano degli ultimi quarant’anni, seguito da un dibattito in cui la regista ha esposto i problemi che incontrano i giovani registi italiani nell’inserirsi nei circuiti televisivi (fatto che in Francia non accade) e l’incombenza degli schemi dei grandi padri del cinema dai quali è difficile liberarsi. Ha inoltre denunciato il vuoto artistico cinematografico degli anni 80-90 colmato verso il 2000 dall’affacciarsi nell’ambiente di nuovi talenti.
Alla fine di questo primo ciclo, una serie di proiezioni mensili avrà luogo a partire dal mese di maggio fino a dicembre per un totale di dodici opere.
Quest’anno l’Istituto di Cultura ha pensato di combinare due elementi fortemente trainanti che caratterizzano e identificano l’Italia nel mondo : il cinema e la moda. A questo proposito ha invitato come ospite d’onore la storica Casa di Moda Gattinoni che ha esposto presso i locali dell’Istituto alcuni abiti di scena del suo archivio, già indossati da attrici icone del cinema apprezzato al di fuori dei confini italiani, come l’abito memorabile di Anita Ekberg nel film « La Dolce Vita » di Federico Fellini, quello in chiffon nero indossato da Anna Magnani nel 1956 durante il conferimento del Premio Oscar assegnatole per « La Rosa Tatuata », l’abito in stile impero georgette avorio indossato da Audrey Hepburn nel film « Guerra e Pace » e altri.
La Maison Gattinoni durante una serata di gala all’Acropolium di Cartagine ha inoltre presentato il Prêt-a porter e l’Haute Couture primavera-estate 2009. Gli splendidi abiti che abbiamo visto sfilare realizzati con impalpabili organze dipinte a mano e ispirati agli anni 60 sono stati ideati da Guillermo Mariotto direttore creativo della Casa e dal giovane stilista Franco Ciambella.

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